venerdì 20 novembre 2009

Servizio Torri


Cosa sarebbe amici miei senza la famosa scena della torre di Pisa?
Quella che comunemente chiamiamo torre è in realtà il campanile del duomo, famoso per la sua caratteristica inclinazione. La sua costruzione iniziò nel 1173 ma i lavori furono interrotti a causa di un cedimento del terreno e il campanile fu concluso solo nel XIV secolo.
La forma della torre è cilindrica e presenta a partire dal basso un ordine di arcate cieche intermezzate da colonne, che sostengono una serie di sei loggette (che costituiscono i "piani" della torre). Le loggette, che riprendono lo stile della facciata del duomo, conferiscono leggerezza alla struttura e un ritmo rotatorio continuo.
La torre in realtà è solo una parte del complesso architettonico che va sotto il nome di Campo dei Miracoli e comprende duomo, battistero e camposanto. Tale complesso fu commissionato per evidenziare la potenza della Repubblica marinara e dedicato alla Vergine Assunta per ringraziarla della vittoria assicurata alla flotta pisana nella spedizione contro gli arabi a Palermo. Non a caso la costruzione fu finanziata con il bottino conquistato durante la spedizione.
Lo stile del complesso, soprattutto della chiesa, è molto particolare poiché prende spunto dal R0manico e vi fonde modelli della tradizione classica ed elementi tratti dall'architettura araba.
Negli interni troviamo infatti rigore dei particolari e capitelli provenienti direttamente dalle Terme di Caracalla a Roma (quindi puramente classici); si associano invece all'architettura orientale la forma della cupola e l'arco a sesto acuto nella navata centrale, ma anche il rivestimento delle pareti con alternanza di marmi neri e bianchi ed i mosaici che ritmano l'esterno dell'edificio e gli conferiscono un delicato effetto di chiaroscuro.

Mi sa che questo post è un po' noioso, perché ho usato un sacco di paroloni, spero comunque che sia abbastanza chiaro...

sabato 14 novembre 2009

...Ti mostra come dovrebbe essere l'amore: fluttuare in un cielo blu scuro con una capra che suona il violino.


La Mariée (the Bride): è questo il titolo del dipinto amato dai protagonisti del film Notting Hill che crea quel sottile collegamento fra due mondi completamente diversi; lui è infatti un semplice venditore di libri di viaggi mentre lei è una famosa attrice. Quello che veramente collega i due, al di là di una serie di (s)fortunate coincidenze è la passione per questo dipinto, che appare in sole due occasioni, ma è il dettaglio, la piccolezza che da il via agli eventi impulsivi che rendono il finale del film così romantico e passionale.
Il dipinto è stato scelto dallo sceneggiatore del film, appassionato di Chagall, perchè "depicts a yearning for something that's lost". Il consenso per la fabbricazione di una copia del dipinto da utilizzare del film, è stato ottenuto a caro prezzo e a patto che dopo la registrazione la copia fosse distrutta.
Le Mariée (1950) è un dipinto di Marc Chagall in cui appare una giovane, futura sposa in abito rosso con un elegante velo bianco; è lei la protagonista del quadro e le figure che la circondano amplificano maggiormente la sua bellezza. La testa della ragazza è circondata dal braccio di una persona che sembra sistemarle il velo quasi con un abbraccio, come se il fatto di renderla ancora più bella fosse un gesto d'affetto nei suoi confronti.
La giovane è rivolta verso l'osservatore e lo coinvolge nella scena come se fosse proprio lui il futuro sposo: il viso rilassato e lievemente sorridente, il bouquet fra le mani ed il corpo quasi indirizzato verso l'esterno del quadro sono tutti dettagli che confermano questa ipotesi.
A destra della sposa appare, come spesso nei dipinti di Chagall, una capra che suona il violino: questi simboli fanno riferimento all'infanzia e al paese natale del pittore, originario dell'attuale Bielorussia e cresciuto in una famiglia che gli ha trasmesso i valori della religione Ebraica. Ogni tipo di animale, e lo stesso violino, ricordano l'infanzia del pittore che riesce così a trasmettere una cronologia temporale, un trascorrere degli eventi, nel singolo dipinto.
Una parola anche riguardo ai colori usati nel quadro: c'è un contrasto fra il rosso e bianco della sposa e il blu che ricopre lo sfondo, che evidenzia la figura centrale e sminuisce il resto che è destinato a ruotarle intorno; persino la chiesa occupa una posizione marginale, quasi a dire che se non ci fosse la giovane sposa con la sua bellezza ogni oggetto che la circonda perderebbe il suo significato.


mercoledì 4 novembre 2009

Introduzione al Blog

Un saluto a tutti coloro che, più o meno per caso, sono arrivati su questa pagina; come avrete notato dal titolo, questo blog ha la pretesa di parlare di arte e cinema, o meglio: Arte nel Cinema. Infatti quello che farò via via sarà recuperare scene di film in cui appaiano opere d'arte (dipinti, statue, ma anche edifici) e descriverle indipendentemente ed in relazione alla scena stessa.

Perché il blog?
Tutto inizia con la lezione introduttiva di informatica in cui il professor Formiconi ci propone un'opzione alternativa al classico test: creare un blog. Non avrei mai pensato di dover fare un blog e non so neanche da dove cominciare, ma ho deciso di intraprendere questa avventura per imparare in modo diverso dal solito e con la speranza che sia anche qualcosa di divertente.

L'argomento
La scelta dell'argomento è stata veramente difficile; non credevo di fossilizzarmi ancora prima di aprire blogger!
Pensavo a quali dei miei interessi potessero essere comuni a quelli di altre persone e non è facile considerando che non ho una passione particolare, ma una serie di conoscenze non troppo approfondite di vario genere.
L'unica cosa che mi appassiona veramente è la pallavolo, ma sarebbe stato un tema difficile da argomentare.
Sono arrivata all'idea dell'arte perché è una materia che mi è sempre piaciuta e perché mi sono messa nei panni di chi, per un compito o per diletto, digita il titolo di un'opera alla ricerca della descrizione; anche se la mia conoscenza è di livello non altissimo (da liceo scientifico) penso di poter dire qualcosa di non troppo banale.
Il cinema è per rendere il tutto ancora più complicato...ehm...originale! Serve anche per dire: l'arte intesa come pittura, scultura, architettura non è una cosa morta o necessariamente pallosa; senza questa alcuni dettagli simpatici, poetici, intriganti, passionali dei film che amiamo non esisterebbero.